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FALCONE|BORSELLINO impegno in memoria delle VITTIME DI MAFIE
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genziana



Registrato: 22/03/04 13:40
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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 14:09    Oggetto: FALCONE|BORSELLINO impegno in memoria delle VITTIME DI MAFIE Rispondi citando



ha scritto:



    23 Maggio 2007



        MAFIA: "PAOLO E GIOVANNI,
        SEMPRE NEI NOSTRI CUORI
        "


    Così il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso
    nel XV anniversario dell'uccisione dei giudici
    Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.


    Migliaia di studenti da tutta Italia a Palermo








PALERMO - "Paolo e Giovanni ci hanno lasciato un testamento morale di rigore ed equilibrio che non dobbiamo disperdere: vivranno per sempre nei nostri cuori e saranno ricordati ogni anno da chiunque entri in questa aula". Così il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso ha concluso il suo discorso per la commemorazione del XV anniversario dell'uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino parlando nell'aula-bunker dell'Ucciardone davanti ai ragazzi di 172 scuole provenienti da tutte le regioni d'Italia. Grasso ha sottolineato la "straordinaria capacità di Paolo e Giovanni di soffrire e sopportare più degli altri: erano allenati alla lotta, avevano paura dei passi falsi e si difendevano a vicenda".

''Palermo ha sicuramente una maggiore consapevolezza ma sarebbe stupido dire che i problemi sono stati risolti. Bisogna sforzarsi di continuare perche' l'esperienza ci insegna che non bisogna mai abbassare la guardia'', ha detto Piero Grasso. Il magistrato ha accompagnato i ragazzi giunti a Palermo da tutta Italia con la nave della legalita' arrivata questa mattina a Palermo da Civitavecchia


A PALERMO DIBATTITO CON MIGLIAIA DI STUDENTI
Migliaia di studenti di tutta Italia sono arrivati nell'aula bunker dell'Ucciardone, a Palermo, per partecipare alle iniziative organizzate per il 15/o anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre agenti della scorta. I ragazzi aspettano l'arrivo del presidente del Senato e dei ministri della Pubblica istruzione e dell'Interno con cui discuteranno di lotta alla mafia e legalita'. Le iniziative sono organizzate dalla fondazione Falcone e dal ministero della Pubblica istruzione.


RITA BORSELLINO, LA MEMORIA E' GIA' FUTURO
''Per questi ragazzi, accorsi a Palermo per ricordare le vittime delle stragi del '92, la memoria e' gia' futuro''. Lo ha detto Rita Borsellino, sorella del magistrato assassinato nel '92, intervenuta alla manifestazione. ''L'esercizio della memoria - ha aggiunto - per questi giovani e' un impegno quotidiano. Quella di oggi e' solo una delle tappe di un percorso di legalita' che le scuole, ormai in tutta Italia, seguono tutto l'anno''.


AYALA, CERCARE VERITA' COMPLETA SU STRAGI
''Sulla stagione stragista del '92 siamo ancora alla ricerca della verita' completa. Molte cose fanno pensare che debba essere fatta luce su molti aspetti'', ha detto il giudice Giuseppe Ayala, che lavoro' con Giovanni Falcone. ''Non ho mai creduto al terzo livello - ha aggiunto - ma molte cose fanno pensare che nelle stragi ci siano stati altri livelli di responsabilita' oltre a quelli mafiosi''.


PROCURATORE MESSINEO, EROI E NON VITTIME
''Voglio ricordare Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti delle scorte morti nelle stragi del '92 come degli eroi e non solo come vittime'', ha commentato il procuratore di Palermo Francesco Messineo. ''Sono stati cittadini esemplari che si sono sacrificati per la comunita' secondo le piu' alte tradizioni civili''. ''Se la mafia - ha proseguito - come nel '92, trattasse alla pari con uno Stato debole e confuso il nostro dolore sarebbe senza limiti. E invece dalle stragi molto e' cambiato. La societa' civile e lo Stato hanno affrontato l'emergenza con mezzi adeguati nel rispetto dei diritti individuali e senza tentazioni autoritarie''. ''per questo - ha concluso - si sono potuti raggiungere grandi successi anche se la mafia non e' ancora vinta''.


A PALERMO CINQUEMILA GERBERE GIALLE
Catanzaro - Cinquemila gerbere gialle saranno distribuite oggi a Palermo dal Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti tra i ragazzi delle scuole di tutta Italia che sono giunti nel capoluogo siciliano in occasione del quindicesimo anniversario della strage di Capaci in cui furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre poliziotti della scorta. "Riferimenti - è detto in un comunicato - dedica oggi le proprie Gerbere Gialle alla memoria degli uomini della Polizia di Stato periti nella strage, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, vittime troppo spesso dimenticate nella generalizzazione della comune definizione di 'agenti di scorta'".






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L'ultima modifica di genziana il Dom Lug 19, 2009 02:22, modificato 6 volte
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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 14:11    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando








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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 14:11    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando


ha scritto:



SCUOLA & GIOVANI



Approda la Nave della legalità con giovani dalla Sicilia e da tutta Italia
I ragazzi in corteo dal porto di Palermo verso l'aula bunker del maxi processo.



Palermo, migliaia di studenti per Falcone
Napolitano: "Battaglia va ripresa e sviluppata"




Maria Falcone: "L'Italia aspetta ancora verità sui mandanti".
Grasso: "Dai giovani segnali di speranza"



PALERMO - Sono mille e trecento. Sono giovani siciliani e di ogni parte d'Italia. Sono arrivati con la Nave della legalità, partita ieri da Civitavecchia, per la mostrare il loro appoggio alla manifestazione organizzata dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, presieduta da Maria Falcone, e dal ministero della Pubblica Istruzione in occasione del quindicesimo anniversario della strage di Capaci.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio a Maria Falcone nel quale ha voluto ricordare il "micidiale barbaro agguato di Capaci" e il "criminale attentato a Paolo Borsellino", ovvero alcuni dei "più combattivi e moderni magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata". Il presidente Napolitano ha aggiunto che "questa battaglia va ripresa e sviluppata con l'impegno di tutte le forze politiche e sociali e con la partecipazione convinta dei cittadini."

Sugli striscioni dei ragazzi ci sono scritte che testimoniano la voglia di ricordare. "C'è bisogno di memoria, c'è bisogno di pensare, c'è bisogno di coraggio, c'è bisogno di sognare". Ad aprire il lungo serpentone lo striscione dell'istituto Duca degli Abruzzi, il gonfalone del Comune Occimiano (Alessandria), e il cartellone della scuola media Giovanni e Francesca Falcone di Roma. I ragazzi ora si stanno muovendo in corteo verso l'aula bunker.

Saranno anche loro a parlare nel luogo dove si svolse il maxiprocesso. Parleranno della battaglia contro Cosa nostra e dell'importanza dell'educazione alla legalità. Lo faranno insieme al presidente del Senato Franco Marini, al ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni e al procratore nazionale Antimafia Pietro Grasso. Il ministro Fioroni presenterà i risultati del rapporto del Comitato nazionale "Scuola e legalità".

A bordo della Nave anche il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. "L'anno scorso ero qui a ricevere i ragazzi, quest'anno ho iniziato il viaggio con loro. Questo sbarco della legalità è un segnale importante perchè viene da tutta Italia. La Sicilia non e' isolata, per noi è un grande messaggio". La nave è partita ieri da Civitavecchia. "Ci sono - ha aggiunto Grasso - segnali di speranza in questi ragazzi, nei movimenti antimafia che formano una rete virtuosa in tutta Italia. La speranza che possano cambiare la nostra Italia".

Ma i giovani si stanno muovendo in nome della memoria anche verso Corleone. Un altro corteo formato da studenti e docenti, accompagnati dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo e da Manfredi Borsellino, sta andando verso Corleone sui luoghi dell'arresto di Bernardo Provenzano. Sulla strada che porta al rifugio del boss "recentemente ribattizzata via 11 Aprile 2006, cattura di Bernardo Provenzano - mafioso, saranno stese le "lenzuola della legalità" realizzate dalle scuole, mentre per le vie del paese le scuole corleonesi organizzeranno una "festa della legalità" e i ragazzi saranno raggiunti dal ministro Fioroni e da Maria Falcone. La sorella del magistrato a ha voluto ricordare che "ci sono tanti indizi che portano alla pista dei cosiddetti mandanti occulti. L'Italia aspetta sempre di sapere quali furono i gruppi di affari che ebbero una convergenza di interessi con Cosa nostra nelle stragi del '92"

Nel pomeriggio l'appuntamento è per tutti alle 16 all'Ucciardone per partecipare al corteo che avrà come meta l'"Albero Falcone", in via Notarbartolo, di fronte all'abitazione del magistrato. Alle 17,58, il momento della strage, si osserverà il silenzio e il raccoglimento in memoria delle vittime.

La giornata si concluderà alle 21, a piazza Politeama, con il concerto gratuito, "Mille note contro la mafia" al quale parteciparenno tra gli altri Carmen Consoli e Daniele Silvestri.

(23 maggio 2007)






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cianipat



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 14:19    Oggetto: Rispondi citando


Ritengo che la spinta verso un mondo migliore sia quella che prima di tutto riescono a dare i giovani.
Questi giovani così pressati, demoliti, emarginati, esaltati, vesseggiati ma forse poco amati danno e daranno sempre l'unico esempio valido contro il MALE perchè il loro genuino entusiasmo riesce a superare tutte le barriere burocratiche e i lacci ipocriti che spesso caratterizzano l'operato degli adulti.
I due UOMINI di cui parliamo, offrendo consapevolmente la propria vita per volori quali l'onestà, la verità, il rispetto, la collaborazione, la cooperazione saranno sempre amati dai giovani che si sentono da loro rappresentati e dagli adulti che in tali valori si riconoscono.

Quindi onore e rispetto per Borsellino e Falcone, sempre uniti in un progetto di puro amore.

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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 14:46    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando


E POLIS ha scritto:



Mercoledì 23 Maggio 2007 - Il concerto

Stasera a Teramo “Il coraggio della solitudine”, cronaca sinfonica
scritta per i 15 anni dalla morte dei giudici Falcone e Borsellino. L'autore: «Furono osteggiati senza riserve». di Donatella Percivale



        Orazione per due eroi

Dove non arriva il verbo, talvolta può la musica. Dove la parola sbiadisce, scolora, si confonde, evapora, arriva vibrante l'emozione del pentagramma. Non sappiamo se i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone frequentassero i templi della classica, ma il concerto dell'11 maggio scorso, a L'Aquila, organizzato in occasione dei quindici anni dalla scomparsa dei due magistrati sarebbe stato uno di quei momenti di cui, i due, avrebbero senz'altro goduto. Non capita spesso che la musica entri nei palazzi di giustizia, si infili nella polvere degli archivi e dilaghi sui volti di ascoltatori commossi e indignati. Perché tali erano le espressioni dei tanti, compresi i volti del presidente del Senato Franco Marini, e del ministro della giustizia Clemente Mastella. In quel palco insolito, sotto a un diluvio di note e parole, l'orazione in musica de Il coraggio della solitudine, inedita cronaca sinfonica firmata da Stefano Fonzi e Giommaria Monti.
Accade che il primo, giovane compositore e direttore d'orchestra si innamori del libro scritto da Monti, giornalista, critico e autore televisivo. Il tomo in questione si intitola Falcone e Borsellino. La calunnia, il tradimento, la tragedia (Editori Riuniti), raccolta documentale di articoli, lettere, interviste in cui si sottolinea come coloro che oggi sono considerati alla stregua di due eroi, in vita, fossero stati uomini osteggiati senza riserve. «Lavoravo a Italia Radio quando mi inviarono per la prima
volta a Palermo: era il 19 luglio del '92, sotto casa della madre, la mafia aveva fatto fuori Borsellino. Ovunque l'odore acre del tritolo, le acacie che grondavano sangue, la città avvolta avvolta in un sudario. Non ho più scordato». Il lavoro di Monti è stato quello di squarciare il velo, di andare oltre le frasi fatte e le false commemorazioni. «Quando ho messo in pista il libro volevo ripercorre le mille polemiche, le mancate nomine, gli attacchi dei quotidiani, i giorni di giuda, il linciaggio morale cui erano sottoposti». Forse sarebbe finito tutto lì, in quel libro inchiesta pubblicato una decina di anni fa; il dolore avrebbe trovato pertugi del cuore dove ricomporsi e la memoria ragioni dell'anima dove sedimentare. Non fosse stata per la pervicacia di un uomo come Antonellini, direttore artistico della Sinfonica abruzzese che ha tessuto, ideato, messo in contatto uomini e mestieri, passioni e abilità. E così quel libro ha rivissuto una seconda nascita. «Il maestro voleva mettere in musica tutto quel materiale che difficilmente si prestava a una partitura. Ci ho lavorato con furia e nel giro di un mese è nata una sceneggiatura in grado di dare ritmi e temi all'orchestra». E che orchestra! Sono quaranta i solisti in scena e due le voci protagoniste: quella di Bartolomeo Giusti edEugenia Scotti. Una cronaca sinfonica che si pregia del contributo di Maria Falcone e Rita Borsellino nonché di numerosi filmati d'archivio. C'è Falcone giovanissimo senza i baffi e c'è la Palermo in bianco e nero. C'è la vita che scorre e il cuore che si ferma. Per sempre. «Si muore perché si è soli» diceva Falcone. Facciamo che non sia così. Questa sera si replica a Teramo.






«Un uomo fa quello che è suo dovere, quali che siano le conseguenze, gli ostacoli, i pericoli. Questa è la base di tutta la moralità»
GIOVANNI FALCONE






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Stellina_18



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 15:03    Oggetto: Rispondi citando






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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 15:05    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando


ha scritto:



Lo Stato ricorda la strage di Capaci del 1992


15 anni fa il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta furono uccisi con una strage.
Napolitano: «L’Italia reagì alla mafia»



Il 23 maggio del 1992, sulla Palermo-Mazzara, la strada che collega il capoluogo siciliano all’aeroporto cittadino di Punta Raisi (oggi Falcone-Borsellino), una quantità mostruosa di tritolo fece saltare in aria il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca e tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo.

Quella data rimarrà inevitabilmente tra le più tragiche e dolorose della nostra storia recente. Oggi, in occasione della commemorazione dei quindici anni dalla strage che, solo pochi mesi più tardi ebbe un tremendo bis con il tritolo che uccise il giudice Paolo Borsellino, diverse manifestazioni sono state organizzate in tutta la penisola. A Palermo in mattinata è arrivata “La nave della legalità”, un traghetto, partito martedì sera da Civitavecchia, con a bordo migliaia di studenti provenienti da tutte le parti d’Italia. Con loro il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. L’intero gruppo ha partecipato alle commemorazioni cittadine a cui hanno presieduto anche il presidente del Senato Franco Marini ed il ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni.

In una lettera inviata a Maria Falcone, sorella del giudice ucciso, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrive: «Il micidiale barbaro agguato di Capaci, che il 23 maggio 1992 spense la vita di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, rappresentò uno dei punti più alti dell'attacco della mafia allo Stato democratico. La violenza efferata con cui si colpì uno dei più combattivi e moderni magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, replicandosi poi nel criminale attentato a Paolo Borsellino, innescò nel Paese una reazione ferma e diffusa, avviando con il concorso della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, una feconda stagione di contrasto alle vecchie e nuove forme di penetrazione e di presenza della mafia. Questa battaglia va ripresa e sviluppata, con l'impegno di tutte le forze politiche e sociali e con la partecipazione convinta dei cittadini. Trova pertanto pieno apprezzamento l'iniziativa che la Fondazione "Giovanni e Maria Falcone" ha organizzato in occasione del 15° anniversario della strage di Capaci. Il progetto di educazione alla legalità, che quest'anno si intitola alla lezione di libertà e democrazia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si avvia a conclusione dopo un lungo percorso di iniziative rivolte in particolare al mondo della scuola. Sono sempre più convinto che la lotta alla mafia e l'appello a una cultura della legalità abbiano bisogno di un grande movimento di popolo, della mobilitazione della cultura e della scuola e della partecipazione dei cittadini alla vita democratica, per il progresso sociale e civile del Paese».

23-05-2007






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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 15:23    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando


ha scritto:




A Palermo la "Nave della legalità" ricorda Capaci





ROMA (23 maggio) - Una lezione di libertà e democrazia quella del giudice Luigi Falcone, che a quindici anni di distanza dalla strage di Capaci continua a fare scuola. Era il 23 maggio 1992 quando, a pochi chilometri da Palermo, il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro) persero la vita in un attentato mafioso.
L'eredità di quella lotta, continuata negli anni, è stata raccolta dai milleduecento studenti che questa mattina, alle 8,30, sono arrivati nel porto di Palermo a bordo della "nave della legalità", salpata da Civitavecchia. Tante le scuole presenti, da quelle di Roma a quelle di Piedimonte Matese, a quelle dei quartieri napoletani di Forcella e Scampia. Ad accoglierli gli studenti degli istituti di Palermo e provincia.

Due gigantografie di Falcone e Borsellino e numerosi striscioni hanno accompagnato la marcia dei giovani verso l'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove si è tiene la tradizionale commemorazione. "Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti", recitava uno degli slogan.
Sono quindi gli studenti, più delle personalità politiche, i protagonisti di questa giornata dedicata alla memoria.

In parallelo alla manifestazione in Sicilia se ne sta svolgendo anche un'altra a Corleone. Nel luogo in cui venne arrestato il capomafia Bernardo Provenzano, centinaia di giovani hanno intonato cori stendendo, lungo la strada che porta alla masseria che per anni è stata il covo del boss, le "lenzuola della legalità".






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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 15:33    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando


QUOTIDIANO. NET - Il Giorno
La Nazione Il Resto del Carlino
ha scritto:




L'ANNIVERSARIO

Strage di Capaci, 15 anni dopo

"Uniti contro la mafia"



Palermo, 23 maggio 2007 - "La Sicilia non è isolata. È unita, attraverso una rete di giovani, studenti e associazioni, a tutta l'Italia in uno sforzo comune per la legalità e contro la mafia". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, sbarcato a Palermo anche lui dalla 'Nave della legalità' assieme a 1.200 studenti giunti da tutto il Paese nel giorno del 15esimo anniversario della strage di Capaci. "Uno sbarco della legalità -ha aggiunto Grasso- che comunque non avviene nel deserto, perchè a Palermo e in Sicilia è stato compiuto un cammino importante. Bisogna rafforzarlo per disseminare la speranza e le emozioni che ho provato anche in questo viaggio. La Sicilia non si ferma -ha concluso Grasso- e non si ferma l'Italia".

IL MESSAGGIO DI NAPOLITANO
"Il micidiale barbaro agguato di Capaci, che il 23 maggio 1992 spense la vita di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, rappresento' uno dei punti piu' alti dell'attacco della mafia allo Stato democratico".
Inizia cosi' il messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 15° anniversario della strage di Capaci, ha inviato a Maria Falcone, Presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone". Continua il Capo dello Stato: "La violenza efferata con cui si colpi' uno dei piu' combattivi e moderni magistrati impegnati nella lotta alla criminalita' organizzata, replicandosi poi nel criminale attentato a Paolo Borsellino, innesco' nel Paese una reazione ferma e diffusa, avviando con il concorso della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, una feconda stagione di contrasto alle vecchie e nuove forme di penetrazione e di presenza della mafia. Questa battaglia va ripresa e sviluppata, con l'impegno di tutte le forze politiche e sociali e con la partecipazione convinta dei cittadini".

"Trova pertanto pieno apprezzamento- continua Napolitano- l'iniziativa che la Fondazione 'Giovanni e Maria Falcone' ha organizzato in occasione del 15° anniversario della strage di Capaci. Il progetto di educazione alla legalita', che quest'anno si intitola alla lezione di liberta' e democrazia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si avvia a conclusione dopo un lungo percorso di iniziative rivolte in particolare al mondo della scuola". Insomma, conclude il Presidente della Repubblica, "sono sempre piu' convinto che la lotta alla mafia e l'appello a una cultura della legalita' abbiano bisogno di un grande movimento di popolo, della mobilitazione della cultura e della scuola e della partecipazione dei cittadini alla vita democratica, per il progresso sociale e civile del Paese."






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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 15:44    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando


RAI NEWS ha scritto:



LINK A VIDEO - Lotta alla mafia

www.rai.it/news/articolonews/0,9217,1067828,00.html


Falcone e Borsellino, 15 anni dopo


Studenti a Palermo per ricordare le stragi del '92

Molte le commemorazioni in ricordo delle vittime dell'attentato. Napolitano: "L'Italia seppe reagire alla mafia"



Giovani nel porto di Civitavecchia davanti alle gigantografie di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, sulla fiancata della "Nave della legalità", che ha portato a Palermo 1200 studenti e professori per partecipare alle manifestazioni per il quindicesimo anniversario delle stragi del 1992, nelle quali furono uccisi dalla mafia i due giudici.

Dalla banchina, il coro degli studenti di Ercolano ha intonato "Pensa", la canzone di Fabrizio Moro, e il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso si è alzato in piedi a cantarla con i ragazzi.

Dal TG3 - L'arrivo dei ragazzi a Palermo con la Nave della legalità
Arriva nel capoluogo siciliano la nave carica di studenti, accompagnati dal procuratore Grasso. Il ricordo della strage di Capaci. Servizi di Festa e Crapanzano, dall'edizione delle 12

Dal TG2 - Maria Falcone e gli studenti
E' come se Giovanni e Paolo tornassero vivi, dice Maria Falcone, sorella del magistrato, all'arrivo degli studenti della nave della legalità. Servizio di Laura Pasquini, dall'edizione delle 13

Dal TG1 - Chi era Giovanni Falcone
I ragazzi ascoltano i racconti di chi ha vissuto con Falcone la lotta alla criminalità mafiosa. Servizi di Mignanelli e Olla dall'edizione delle 13.30

Dal TG3 - Lirio Abate, giornalista nel mirino della mafia
Ha scritto un libro sui complici di Provenzano; ora il cronista dell'Ansa, minacciato di morte, lavora sotto scorta. Servizio di Rita Mattei, dall'edizione delle 19

(23 maggio 2007)






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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 15:53    Oggetto: 1992-2007 ricordiamo FALCONE e BORSELLINO, gli agenti uccisi Rispondi citando



ha scritto:




Napolitano: "L'Italia seppe reagire alla mafia"


Il capo dello Stato nel 15esimo anniversario della strage di Capaci:
«Fu il momento più alto dell'attacco della mafia allo Stato»


MILANO - La strage che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della loro scorta oggi è una targa sull'autostrada, che quasi neppure balza agli occhi degli automobilisti che sfrecciano veloci nel tratto della Palermo-Mazzara che collega il capoluogo siciliano con l'aeroporto di Punta Raisi. Ma il giorno in cui Giovanni Brusca premette il pulsante che fece esplodere il tritolo con cui era stato imbottito un canale sotto al manto stradale ha segnato forse la svolta nella storia della lotta alla mafia. Era il 23 di maggio 1992, 15 anni fa. Pochi mesi più tardi, il 19 luglio, la stessa sorte di Falcone sarebbe toccata all'altro magistrato in prima linea nella lotta a Cosa Nostra, Paolo Borsellino, ucciso sempre con il tritolo, davanti all'abitazione della madre, in via D'Amelio.

L'ANNIVERSARIO - A quindici anni di distanza i protagonisti di quelle stragi sono finiti tutti in carcere: Brusca, l'uomo che azionò il telecomando facendo saltare in aria l'auto del magistrato; Totò Riina, il gran capo di Cosa Nostra, arrestato dalla squadra del Capitano Ultimo; e Bernardo Provenzano, catturato lo scorso anno dopo una latitanza quarantennale. La lotta alla mafia non è certo finita, ma quella stagione è forse alle spalle. E come ha ricordato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli attentati avvenuti nella stagione 1992-1993 (tra le altre le esplosioni alla torre dei Georgofili a Firenze) fu quello il momento più alto dell'attacco allo Stato da parte delle cosche.

«L'ITALIA REAGI'» - «La violenza efferata con cui si colpì uno dei più combattivi e moderni magistrati impegnati nella lotta alla criminalitá organizzata - ha scritto il capo dello Stato in una lettera a Maria Falcone, sorella del giudice -, replicandosi poi nel criminale attentato a Paolo Borsellino, innescò nel Paese una reazione ferma e diffusa, avviando con il concorso della magistratura e delle Forze dell'Ordine, una feconda stagione di contrasto alle vecchie e nuove forme di penetrazione e di presenza della mafia. Questa battaglia -aggiunge il Capo dello Stato- va ripresa e sviluppata, con l'impegno di tutte le forze politiche e sociali e con la partecipazione convinta dei cittadini.»

LA NAVE DELLA LEGALITA' - In occasione dell'anniversario sono state organizzate diverse iniziative commemorative. A Palremo è attraccata anche la «nave della legalità con migliaia di giovani studenti provenienti da tutta Italia sbarcati in Sicilia per testimoniare il loro no alla mafia. Assieme ai ragazzi, partiti martedì sera da Civitavecchia, ha viaggiato simbolicamente anche il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, già procuratore capo a Palermo. Tutti insieme si sono poi spostati a piedi fino all'aula bunker del carcere dell'Ucciardone per la cerimonia e i discorsi commemorativi.

LENZUOLA A CORLEONE - Altre centinaia di studenti e docenti, accompagnati dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo e da Manfredi Borsellino, si sono invece recati a Corleone sui luoghi dell'arresto di Bernardo Provenzano. Sulla strada che porta al rifugio del boss, ribattizzata «via 11 Aprile 2006, cattura di Bernardo Provenzano - mafioso», saranno stese le «lenzuuola della legalità» realizzate dalle scuole. Nel pomeriggio è previsto un corteo che alle 16 partirà dall'aula bunker e si snoderà per le vie cittadine fino all'Albero Falcone, in via Notarbartolo, dove abitava il magistrato e dove alle 17.58, nell'ora esatta in cui saltò in aria l'autostrada a Capaci, verrà osservato un minuto di silenzio.

23 maggio 2007






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WALLY



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 16:02    Oggetto: Rispondi citando


SPERIAMO CHE QUESTA GIORNATA DI COMMEMORAZIONE PER DUE GRANDI PERSONE CHE HANNO LAVORATO E CHE HANNO DATO LA VITA PERCHE' LE LORO IDEE DI LIBERTA' E GIUSTIZIA VENISSERO RECEPITE DA TUTTI, POSSA COINVOLGERE E CONVICERE TUTTI I GIOVANI A SEGUIRE LA STRADA GIUSTA CONTRO LA MAFIA E L'ILLEGALITA' PERCHE' SI POSSA AVERE UN GIORNO UN MONDO PIU' GIUSTO E PULITO. GRAZIE A GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO PER QUELLO CHE CI HANNO INSEGNATO CON IL LORO IMPEGNO E CON IL LORO SACRIFICIO.
WALLY
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claudia_napoli



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 18:14    Oggetto: Rispondi citando



Le parole più belle e toccanti su questo argomento le ha scritte Fabrizio Moro... ascoltatela....

" Pensa "

Testo della canzone


Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perchè hanno denunciato
Il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
Di faide e di famiglie sparse come tante biglie
Su un'isola di sangue che fra tante meraviglie
Fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
Di una generazione costretta non guardare
A parlare a bassa voce a spegnere la luce
A commentare in pace ogni pallottola nell'aria
Ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
Hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
Con dedizione contro un'istituzione organizzata
Cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
E' nostra... la libertà di dire
Che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato
Perchè in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa



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Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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Stefy72



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 20:39    Oggetto: Rispondi citando


Fa male ancora oggi dopo 15 anni. Anzi fa ancora più male perchè dopo 15 anni e tanti sacrifici in vite umane (la moglie di Falcone, le scorte), ci si domanda troppo spesso che cosa sia cambiato. A volte voglio credere che qualcosa sia cambiato realmente, che qualcosa si sia fatta che si sia andati avanti lungo la strada indicata da questi due uomini.

Diffondere, raccontare, ricordare, non dimenticare.

Questi due sorrisi





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nanà



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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 21:16    Oggetto: messaggio Rispondi citando


Quando ho visitato Palermo, andai all'albero di Falcone e Borsellino per lasciare un messaggio, non so se c'è ancora. All'epoca mi emozionai. Oggi l'emozione si trasforma in speranza, la speranza di un muglioramento da parte dellenuove generazioni: che siano più forti di quello che non siamo stati noi, che non si facciano sopraffare.
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