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VOTIAMO PER PIERO MAZZOCCHETTI
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Autore Messaggio
PattyRose



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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2007 17:49    Oggetto: Rispondi citando


CONCORDO PIENAMENTE Wink Wink Wink STRAORDINARIA VOCE... STRAORDINARIA ARMONIA...BELLA LA CANZONE.... DENTRO AVEVO DECISO DA IERI SERA...PER ME HA GIA' VINTO LUI... Wink
NON SAPEVO DELLA SUA DISPONIBILITA' PER IL PROGETTO ADRICESTA.... Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes QUANTO SO' CONTENTA..... Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Razz Razz Wink

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*CamiAlex*



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Residenza: Florence

MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2007 19:21    Oggetto: Rispondi citando


Wink
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Xke la vertigine nn è paura di Cadere,ma voglia di Volare, Insieme a VOI..
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Lory1984



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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2007 19:54    Oggetto: Rispondi citando


un Grandissimo "In Bocca al lupo" a Piero Mazzocchetti

con tutto il mio affetto

Lory
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My Angel



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Residenza: Taurisano (LE)

MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2007 20:10    Oggetto: Rispondi citando


Grande Piero.... Laughing ieri a sera la sua canzone mi ha subito colpito...in bocca al lupo...... Laughing
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Non ho giustificazioni per il mio modo errato di provare sentimenti...Per istinto altero la natura degli istinti.Senza volere, voglio in modo sbagliato.
(F. Pessoa)
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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 00:00    Oggetto: VOTIAMO PIERO MAZZOCCHETTI Rispondi citando


.Sorrisi.com ha scritto:




Piero Mazzocchetti


Che emozione tornare a casa mia

La partecipazione a Sanremo, il duetto con Amii Stewart, la tensione del palco. E quando si trova tra le mani la prima copia del suo disco d'esordio in Italia, il cantante pescarese si lascia andare alle lacrime.

26/2/2007

di Stefania Zizzari

«Sono senza parole. Un'emozione che si aggiunge a quella già fortissima di trovarmi qui a Sanremo». Così, con gli occhi che gli diventano lucidi, Piero Mazzocchetti rigira tra le mani la prima copia di «Schiavo d'amore», il suo disco italiano d'esordio, che il produttore Adriano Aragozzini gli ha appena consegnato.

Piero: dopo anni di concerti e dischi venduti in tutto il mondo, finalmente un cd a casa sua….
«E guardi come è bello, con questi colori vivaci e solari. “Schiavo d'amore” è cucito addosso a me: canto esattamente quello che vorrei cantare, la musica che amo».

Adriano Aragozzini la definisce il n.1 al mondo di cross over, per la sua capacità di mischiare nello stesso pezzo il genere pop e quello classico. E' una bella responsabilità…
«Cantare il cross over non è facile, è un impegno fisico notevole, ma non sono improvvisato, studio da vent'anni e ho fatto tantissimi concerti. Eppure, ogni volta che salgo su un palco è diverso, io poi, lo vivo in modo ansioso perché sono un insicuro».

Come vi siete conosciuti lei e Aragozzini?
«Era il 2005: al termine di un concerto che avevo fatto in Canada, venne in camerino un giudice italo-americano a complimentarsi. Fu lui a farmi conoscere Adriano e a permettermi così di rientrare artisticamente in Italia».

E il palco dell'Ariston è la porta principale: niente male per uno che è partito 10 anni fa con un Fiorino Fiat e la valigia di cartone dell'emigrante…
«Per questo mi sento così nervoso. Dopo tutti i sacrifici che ho fatto sto vivendo un sogno. E' l'occasione per farmi conoscere dal pubblico italiano. Quando tra poche ore si apriranno le porte e si accenderanno i riflettori su di me, non so come reagirò. Il contatore si azzererà e sarà come ricominciare da capo. La paura c'è, e meno male. La penso esattamente come Pippo Baudo: un artista che non ha paura non è un artista».

A Sanremo è venuto con la sua famiglia?
«No, i miei sono rimasti a casa a Pescara. Papà è camionista, mamma operaia, ormai sono abituati a seguirmi da lontano, e per me in fondo è meglio così: devo concentrarmi su quello che sta succedendo».

Come è nato il duetto di giovedì con Amii Stewart?
«Bel colpo eh? Aragozzini mi aveva chiesto “con chi ti piacerebbe cantare”? Io ho risposto: con Amii Stewart. Il giorno dopo abbiamo avuto l'ok. Mi sembra tutto così incredibile. Oltre a una capacità vocale fuori dal comune, ha una forza comunicativa che emoziona. Spero di riuscire a rimanere lucido durante l'esibizione. In fondo, è un altro sogno che si avvera».




In Germania sono una star

27/2/2007

Pippo Baudo l'ha presentato con la frase: «A Sanremo anche i sogni diventano realtà». Lui è Piero Mazzocchetti, nato il 23 marzo 1978 (Ariete) a Pescara; in Italia è pressocchè uno sconosciuto, ma in Germania ha pubblicato tre album, venduto 150 mila copie e, grazie alla sua voce tenorile, è stato ingaggiato per concerti, trasmissioni tv e radio, è andato in tournée all'estero (Canada e Argentina) e ha unito con la musica le Associazioni di abruzzesi all'estero. Ora, sotto l'egida di Adriano Aragozzini, si appresta a debuttare (e, spera lui, bissare) in patria.

LA FAMOSA «VALIGIA» Piero Mazzocchetti cresce a Pescara, si diploma geometra e intanto studia pianoforte al Conservatorio, prende lezioni di canto lirico e si dà al pianobar. Quando ha 20 anni, un amico che vive in Germania, a Monaco, gli propone di andare a lavorare come cantante in un ristorante: «Partii con un Fiorino Fiat, mio padre e la classica valigia di cartone: non ero mai andato all'estero, era il Capodanno del 1999, cantai “Caruso” di Lucio Dalla e tutti rimasero sbalorditi dalla mia voce; una sera venne nel locale Roger Wittmann, manager di tanti calciatori tedeschi, e volle diventare anche il mio manager». Nel suo repertorio, molte romanze e le classiche canzoni del pop italiano, ma anche qualche creazione personale come «L'eternità», la sua hit in Germania.

LA CANZONE «Schiavo d'amore», musica di Maurizio Fabrizio, testo di Guido Morra. «È una romanza leggera, con qualche acuto e un finale a sorpresa. Si canta l'amore: parla della mancanza della donna amata».

ALBUM L'album, «Schiavo d'amore», conterrà 12 pezzi: sei brani inediti (composti da Maurizio Fabrizio e Guido Morra) e sei già usciti in Germania. «A me piace sia la musica leggera che la musica classica; non riesco a decidere: romanze italiane, canzoni napoletane, Elton John, i Pooh, Lucio Dalla...».

L'ITALIA Perché in questi anni non ha mai tentato la sorte in Italia? «Non c'è molta interazione fra le case discografiche tedesche e italiane: ho fatto dei concerti in Abruzzo... Dell'Italia mi manca la mia terra, il mio mare, gli amici, la famiglia».

LA CURIOSITÀ In Germania ha visto anche i Mondiali di calcio, era alla finale Italia-Germania a Berlino lo scorso luglio, «all'ultimo rigore, segnato dal mio “corregionale” Fabio Grosso però mi sono voltato, non avevo la forza di guardare». Squadra del cuore: Milan.




« Il mio segreto? Il cornetto d'oro in tasca»

Dopo l'esibizione di ieri sera, Piero Mazzocchetti racconta
l'emozione del suo debutto davanti al pubblico italiano.



28/2/2007

di Stefania Zizzari


"Emozionato? Macché. Terrorizzato"! Così Piero Mazzocchetti descrive lo stato d'animo nella manciata di secondi che ieri sera hanno preceduto il suo ingresso sul palco dell'Ariston.

Piero, cosa è successo dietro le quinte?
"Ho ascoltato quello che mi diceva, come un tormentone, Adriano Aragozzini: "vai e spacca"!"

E appena prima di uscire?
"Adriano mi ha regalato un portafortuna: un cornetto d'oro che terrò sempre in tasca durante ogni esibizione".

Sul palco come è andata?
"Ringrazio Michelle Hunziker: mi ha fatto parlare in tedesco e in questo modo ho rotto il ghiaccio. Poi mi sono lasciato andare alla mia musica"

Il cornetto ha funzionato come portafortuna?
"Io sono soddisfatto di come è andata l'esibizione. Ho avuto i primi riscontri subito dopo dalle persone per strada: dal loro calore ho capito che il genere della romanza è forse quello che il pubblico vuole sentire a Sanremo".






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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 13:42    Oggetto: VOTIAMO PIERO MAZZOCCHETTI Rispondi citando


ha scritto:




08-01-07, pag. 49, Spettacolo

Il cantante di Montesilvano tra i big


Piero Mazzocchetti al Festival di Sanremo


PESCARA. C’è anche un abruzzese fra i 20 big selezionati per il 57º Festival di Sanremo che si svolgerà all’inizio di marzo. E’ Piero Mazzocchetti, di Montesilvano, che canterà un brano intitolato «Schiavo d’amore». Mazzocchetti è famosissimo in Germania e in Austria dove si è esibito, più volte, in televisione e dove è paragonato ad Andrea Bocelli, un cantante, come lui, di impostazione classica.
Il 1º agosto scorso, Piero Mazzocchetti, 28 anni, tenore-pianista, ha cantato «Vincerò» sul palco della festa organizzata a Pescara in onore dei calciatori abruzzesi Fabio Grosso e Massimo Oddo dopo la vittoria del Nazionale italiana ai Campionati del mondo. La sua fama è tale in Germania che il suo sito internet ufficiale è in tedesco. In Germania ha conquistato il disco d’oro con l’album «Amore mio» del 2004.
«Al festival», dice Mazzocchetti, «corono un sogno e soprattutto spero di farmi conoscere in Italia. Per me poi c’è la bella opportunità di farmi ascoltare anche da chi capisce la mia lingua.
Dopo studi di pianoforte a Pescara, a 20 anni sono partito per Monaco di Baviera su una macchina scassata e quasi una valigia di cartone. Ho cominciato a fare il cantante di pianobar, poi in un ristorante ho incontrato nel 1999 quello che sarebbe diventato il mio manager tedesco. Il boom in Germania è nato con “L’eternità”, una canzone scritta dal maestro Marco Morrone, di Pescara anche lui, che ho cantato in tv poco prima di un seguito incontro di pugilato. Qualche giorno dopo è entrata nella top ten tedesca e da lì è cominciato tutto».
Dopo il primo album «L’eternità» ha pubblicato «Parole nuove» e poi «Amore mio», dischi di canzoni inedite «della più classica tradizione», racconta lui, «e tutte in italiano, anche se in “Amore mio” c’è anche qualche melodia in tedesco. Comunque si tratta di brani impegnativi musicalmente e che gratificano la mia preparazione classica».
Come si può vendere 150 mila copie in Germania e non essere affatto conosciuto in Italia? «Dalla Germania all’Italia c’è poca interazione a livello discografico».
La canzone che porterà a Sanremo è stata scritta per lui da Maurizio Fabrizio e Guido Morra, collaboratori tra gli altri di Renato Zero e Mia Martini. Mazzocchetti, che ha per manager Adriano Aragozzini ex organizzatore del Festival di Sanremo, è stato il primo vincitore del Festival della Melodia che si svolge in Abruzzo.




09-01-07, pag. 27, Spettacolo

Il cantante di Montesilvano canterà
«Schiavo d’amore»





La fiaba di Piero Mazzocchetti

Paolo Di Vincenzo

«Quando Baudo ha preso la busta gialla, domenica intorno alle 19 in diretta tv a “Domenica in” ho seguito i suoi movimenti con maggiore trepidazione della finale dei Mondiali di calcio, che ho visto allo stadio, a Berlino». «Quando ha cominciato a dire: “I sogni diventano realtà, è partito da Pescara con una valigia di cartone per andare in Germania dove ha avuto un grandissimo successo...” a casa è accaduto di tutto, i miei genitori mi abbracciavano, i telefoni squillavano, i piatti cadevano, gli amici arrivavano a congratularsi, qualcuno anche suonando il clacson della macchina, insomma un piacevole inferno, un tifo da stadio».

Piero Mazzocchetti, 28 anni, di Montesilvano, racconta così la gioia della partecipazione al Festival di Sanremo, la seconda volta consecutiva con un abruzzese tra i Big (l’anno scorso c’era il vastese Luca Dirisio), in cui gareggerà con «Schiavo d’amore», una canzone scritta da un autore doc come Maurizio Fabrizio, tra l’altro di origini abruzzesi anche lui (è di Torino di Sangro come il cugino direttore d’orchestra Donato Renzetti).
«Ero a casa a Montesilvano», spiega Mazzocchetti al telefono da Roma, «con i miei genitori Osvaldo e Liliana (la famiglia si completa con la sorella gemella Silvia, e l’altra sorella Monia, 34 anni, ndr). Naturalmente mi ha chiamato subito anche il mio manager, Adriano Aragozzini, un veterano del Festival di Sanremo. Io vivo da ormai sette anni in Germania, vicino a Francoforte, ed è la prima volta che posso sperare in un successo anche italiano».

Perché Baudo ha fatto quella presentazione?
«Perché è vero. Ho lasciato Pescara nel dicembre 1998 con un Fiorino scassato per andare a fare una serata a Monaco di Baviera, nel ristorante Eboli di un molisano. La serata era quella del 31 dicembre 1998. In quel locale, dove poi mi sono esibito tante altre volte, erano di casa i giocatori del Bayern di quel periodo o del passato, da Rumenigge a Mario Basler, e soprattutto il loro manager Wittmann che è poi diventato anche il mio manager. Proprio Wittmann, grandissimo appassionato di canzoni italiane, mi ha aiutato a entrare nell’ambiente. Ho partecipato a 40 trasmissioni televisive di successo (in reti nazionali da Rtl a Ztf) esibendomi al fianco di José Carreras, Al Bano, Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Luciano Pavarotti, Phil Collins. Non a caso il mio sito Internet è in tedesco. Tutta la mia carriera si è svolta quasi esclusivamente in Germania».

Qual è stato il primo brano di successo?
«L’eternità ed è di fine 1999. Con quella canzone (che dà il nome anche al disco), scritta da Marco Marrone, un bravissimo compositore e arrangiatore pescarese (si veda pezzo in basso, ndr), sono arrivato alla top ten delle classifiche. Poi ci sono stati altri successi. Da “Parole nuove” ad “Amore mio”. In cinque anni ho fatto tre dischi. Se ho provato a cantare anche in tedesco? Sì ci ho provato ma i risultati non sono stati proprio entusiasmanti. D’altronde anche Schumacher ci ha messo dieci anni a parlare italiano. La verità è che se la canzone è bella il pubblico si fa trascinare dalla melodia. In Germania, poi, adorano la nostra musica, le nostre canzoni».

E le sue sono amatissime.
«Per spiegarmi meglio posso dire che José Carreras, il grande tenore spagnolo, tiene uno show televisivo seguitissimo per la ricerca delle cure contro la leucemia. Mi ha chiamato a partecipare al suo show quattro volte, l’ultima il 14 dicembre scorso. L’ultimo tour tedesco è partito il 28 novembre e si è concluso il 23 dicembre, venti concerti nei teatri di Berlino, Monaco, Amburgo, Francoforte, Düsseldorf. Marco Marrone è un po’ la mia ombra, è spesso con me, ma mi esibisco con orchestre sinfoniche o semplicemente al pianoforte o con quartetti d’archi. Io mi definisco un cantante tra il pop e il classico».

Come mai non è riuscito finora a entrare nel mercato domestico?
«Un po’ per i miei impegni tedeschi ma anche perché la Germania non interagisce discograficamente con l’Italia, sono mercati molto diversi».

Invece in Abruzzo è conosciuto.
«Sì perché non ho mai interrotto i contatti. Ho fatto molti concerti di beneficenza e poi mi esibisco spesso a Pescara, Montesilvano, Chieti. L’ultimo grande appuntamento è stato questa estate al Caffè concerto dell’università D’Annunzio, a Chieti. Dall’anno scorso ho cominciato a capire che forse la mia maturità artistica mi permetteva di rientrare in Italia».

A Sanremo presenta «Schiavo d’amore». Cosa può dire della canzone?
«Poco perché, come sa, le canzoni devono restare segrete fino alla prima esibizione al Festival. Il brano è di Maurizio Fabrizio, un altro abruzzese doc, ed è una romanza stupenda su un testo di Guido Morra. E’ una canzone classico-leggera nella quale riesco a mettere in evidenza le mie qualità tecniche, artistiche e interpretative».

Che sensazioni ha, come vive questo momento?
«(sospira) Non ci credo ancora, sto cercando di metabolizzare la notizia ma credo che vivrò questo appuntamento in maniera serena. C’è un gruppo di persone che mi aiuta e che fanno di questo lavoro una passione. Siamo innamorati della musica e del bel canto. Con “Schiavo d’amore” vorrei riportare di moda la bella romanza, la canzone melodica tipicamente italiana».

Lei ha un forte legame con la sua famiglia e con l’Abruzzo.
«Sì e sono orgogliosissimo di mio padre Osvaldo, camionista, e di mia madre Liliana che ora sta a casa ma ha fatto l’operaia. Non ha idea dei sacrifici che hanno fatto per farmi studiare. Ai miei genitori devo tutto e li ringrazio infinitamente. Nessuno può capire la sofferenza di un ragazzo di 19 anni che prende una macchina e va fino in Germania a suonare in un ristorante per la fine dell’anno. Spero che il mio esempio possa servire anche di stimolo a quei giovani che alle prime difficoltà vogliono lasciare la musica o lo sport. Il mio rapporto con l’Abruzzo è straordinario: amo questa terra e credo di essere ricambiato dagli abruzzesi. Torno appena posso e adoro andare in campagna, mi piace il folklore, non amo la mondanità. Quando torno mi vedo con gli amici e mi accontento di una partita a carte o di una scorpacciata di salsicce».






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^Gaia^



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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 14:02    Oggetto: Rispondi citando


Wink
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*lisicris*



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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 15:53    Oggetto: Rispondi citando


Grazie mille giuly!!!!!
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Lele



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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 17:28    Oggetto: Rispondi citando


Grazie mille, Crala e Giuly, per le informazioni dateci su queto bravo cantante! Ascoltandolo, torno alla fantastica atmosfera di Pescara: voterò per quest'amico di Adricesta!! Vai Piero!!
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Jane



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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 22:33    Oggetto: Rispondi citando


Avete visto che meraviglia stasera. Veramente bravo. Il festival per fortuna serve a far conoscere talenti nascosti.
E grazie a Carla per avercelo segnalato.
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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 13:20    Oggetto: VOTIAMO PIERO MAZZOCCHETTI Rispondi citando


ha scritto:




09-01-07, pag. 27, Spettacolo

Marrone, l’amico arrangiatore e
co-autore di tutti i suoi successi



«La nostra amicizia nata nei pianobar»


«Piero e io siamo amici da quando eravamo adolescenti e lavoriamo sempre insieme anche se per la canzone di Sanremo sono felice che abbia potuto contare su un maestro di grandissima esperienza come Maurizio Fabrizio, che tra l’altro è abruzzese anche lui».
Marco Marrone, 34 anni, di Pescara è l’autore di tutti i successi di Piero Mazzocchetti a partire dal primo. «L’eternità» è stato il primo grandissimo successo - che ha poi dato il titolo anche all’album - di Mazzocchetti in Germania.
«La musica dell’Eternità», riprende Marrone, «l’ho scritta io con l’aiuto di Piero. Il testo invece è di Giuseppe Concettini, molisano. Non è abruzzese ma siamo lì. E poi anche Giuseppe fa parte del nostro team e anche lui lavora con Mazzocchetti dall’inizio. Con Piero ci conosciamo da quando tutti e due facevamo pianobar, anch’io mi dilettavo a cantare ma poi ho preso un’altra strada. Mi sono accorto che la mia passione fondamentale era l’arrangiamento. Adesso, lavoro con il Cet, il Centro europeo di Tuscolano, di Mogol, dove insegno composizione e arrangiamento, e con l’Accademia musicale pescarese, dove insegno piano moderno. Io mi sono specializzato in questo campo, dell’arrangiamento, mentre Piero continuava a cantare ma la nostra amicizia è rimasta sempre viva. “L’eternità” è nata in una mia casa di Cepagatti, in campagna. Ci siamo messi a giocare con le potenzialità della voce di Piero, tra il pop e il lirico, e da lì è nata la storia dell’Eternità. Una canzone che ci ha dato il successo in Germania. Ora questa notizia di Sanremo è meravigliosa».
Era anche lei a casa di Mazzocchetti domenica sera ad aspettare il verdetto di Pippo Baudo?
«No, io ho un bimbo piccolo e quindi stavo a casa qui a Pescara ma abbiamo fatto una specie di collegamento diretto con il telefonino. Sapevamo che i big di Sanremo sarebbero stati annunciati in diretta televisiva a “Domenica in” e in ordine alfabetico. Dopo Mango abbiamo sentito Baudo che diceva il nome di Mazzocchetti e non ho capito più niente. Poi ho preso la macchina e sono andato a Montesilvano a casa di Piero. Sono felice soprattutto che finalmente anche in Italia può tornare da Big».
Lei ha lavorato con lui in tutti i dischi?
«Sì, dopo L’eternità anche gli altri dischi in Germania li abbiamo curati insieme fino all’ultimo “Amore mio”. Adesso siamo anche al lavoro per il prossimo che penso faremo uscire subito dopo il Festival. Non sarà facile in quanto i tempi sono molto stretti».
Al prossimo festival di Sanremo ha anche un altro cantante da tifare.
«Tra i giovani c’è Patrizio Baù (con “Peccati di gola”) che è un mio allievo al Cet di Mogol. Quindi riserverò un po’ di tifo anche per lui, ovviamente». (pdv)




30-01-07, pag. 27, Spettacolo


Mazzocchetti, voce abruzzese

«Voglio un successo italiano»


Piero Mazzocchetti è la vera sorpresa della 57ª edizione del Festival di Sanremo. Mazzocchetti, 28 anni di Montesilvano, è stato scelto per far parte del gruppo dei 20 Campioni che si contenderanno la vittoria finale. Famosissimo in Germania, il cantante abruzzese gareggerà con «Schiavo d’amore», una canzone scritta da un autore come Maurizio Fabrizio, tra l’altro di origini abruzzesi anche lui (è di Torino di Sangro). A fare il tifo per lui a Sanremo, oltre a tanti fan e amici, ci sarà la sua famiglia: i genitori Osvaldo e Liliana, la sorella gemella Silvia, e l’altra sorella Monia. «Io vivo da ormai sette anni in Germania, vicino a Francoforte, ed è la prima volta che posso sperare in un successo anche italiano», ha detto Mazzocchetti in una recente intervista al Centro. «Ho lasciato Pescara nel dicembre 1998 con un Fiorino scassato per andare a fare una serata a Monaco di Baviera, nel ristorante Eboli di un molisano. La serata era quella del 31 dicembre 1998. In quel locale, dove poi mi sono esibito tante altre volte, erano di casa i giocatori del Bayern di quel periodo o del passato, da Rumenigge a Mario Basler, e soprattutto il loro manager Wittmann che è poi diventato anche il mio manager. Proprio Wittmann, grandissimo appassionato di canzoni italiane, mi ha aiutato a entrare nell’ambiente. Ho partecipato a 40 trasmissioni televisive di successo (in reti nazionali da Rtl a Ztf) esibendomi al fianco di José Carreras, Al Bano, Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Luciano Pavarotti, Phil Collins. Non a caso il mio sito Internet è in tedesco. Tutta la mia carriera si è svolta quasi esclusivamente in Germania». Il primo brano di successo di Mazzoccheti è stato «L’eternità», nel 1999. Con quella canzone scritta da Marco Marrone, compositore e arrangiatore pescarese, Mazzocchetti è arrivato nella top ten tedesca. Poi ci sono stati altri successi. Da «Parole nuove» ad «Amore mio». «Ho provato a cantare anche in tedesco», ha detto l’interprete abruzzese, «ma i risultati non sono stati proprio entusiasmanti. D’altronde anche Schumacher ci ha messo dieci anni a parlare italiano. La verità è che se la canzone è bella il pubblico si fa trascinare dalla melodia. In Germania, poi, adorano la nostra musica, le nostre canzoni».



15-02-07, pag. 23, Spettacolo


Scrivi a Piero Mazzocchetti
prima del Festival di Sanremo



Piero Mazzocchetti, il tenore abruzzese che parteciperà al Festival di Sanremo tra i Big, sarà oggi alle 11,15 nella sala stampa della Regione Abruzzo a Pescara, con il suo manager, Adriano Aragozzini, e lo staff, Paola De Amicis e Veronica D’Aloisi. Mazzocchetti parlerà del suo brano «Schiavo d’amore», scritto da un altro abruzzese, Maurizio Fabrizio, e da Guido Morra. L’incontro sarà l’occasione per sottolineare l’importanza del televoto per l’esito finale al Festival.
Da oggi i lettori del Centro potranno inviare i propri saluti e i propri messaggi al giovane cantante di Montesilvano. Mazzocchetti risponderà ai lettori tramite le colonne del quotidiano dell’Abruzzo. Per mettersi in contatto con l’artista basterà mandare una mail all’indirizzo spettacoli@ilcentro.it .
Tutti i messaggi saranno pubblicati sul sito Internet del giornale all’indirizzo www.ilcentro.it .
Piero Mazzocchetti, 28 anni, ha studiato pianoforte al conservatorio di Pescara. Si è dedicato al canto con Maria Teresa Giammarino. Dopo tanta gavetta (nei pianobar e nelle feste di matrimonio), la prima affermazione arriva nel 1998 al Festival della melodia di Paolo Minnucci con «Corri, corri». L’anno dopo lascia l’Abruzzo per una serata in un ristorante tedesco di Monaco di Baviera frequentato dai calciatori del Bayern. Lì incontra il suo manager tedesco, Wittmann. La Germania, dove vive per gran parte dell’anno, lo ha ormai consacrato con grandi successi.






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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 13:42    Oggetto: VOTIAMO PIERO MAZZOCCHETTI Rispondi citando


ha scritto:



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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 14:29    Oggetto: VOTIAMO PIERO MAZZOCCHETTI Rispondi citando



Per chi desideri farlo, SI VOTA COSI':


Il televoto scatta dalla terza serata del Festival, DA GIOVEDI' 1° MARZO, solamente per la categoria CAMPIONI che possono essere votati FINO ALLA SERA DI SABATO entro un termine che verrà indicato dai conduttori.





Per votare da un telefono fisso comporre il numero 164777 seguito dal CODICE. (costo di ogni telefonata 0,75 centesimi di euro).

Per votare da un apparecchio di telefonia mobile mediante un SMS, scrivere il CODICE e comporre 48444 (costo di ogni sms 0,75 cents)

I possessori di un decoder per il digitale terrestre collegato alla linea telefonica possono votare con il telecomando del decoder
(il costo è di 0,60 centesimi di euro)



Codice PIERO MAZZOCCHETTI = 10


Attenzione: si possono assegnare un massimo di 7 voti al giorno per ogni sistema di votazione.


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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 14:44    Oggetto: VOTIAMO PIERO MAZZOCCHETTI Rispondi citando


    Ieri sera PIERO MAZZOCCHETTI ha duettato

    'Schiavo d'amore' insieme a AMII STEWART




E' possibile rivedere e riascoltare questa versione ON LINE


http://www.media.rai.it/MediaPortale/mediatv/0,,5,00.html


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*lisicris*



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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 14:51    Oggetto: Rispondi citando


Grazie giuly!!!!
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