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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Lun Dic 05, 2011 11:41 Oggetto: TSA: PREZIOSI è Direttore Artistico TEATRO STABILE D'ABRUZZO |
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Preziosi 'guascone': com'e' attuale il mio Cyrano
Neodirettore dello Stabile d'Abruzzo
prepara lo spettacolo, sara' il celebre cadetto
di Enrica Di Battista
ROMA - Cyrano de Bergerac e il suo ''naso mostruoso'' metafora dei tempi attuali, dove bellezza e immagine sono strumenti di affermazione sociale e dove, al contrario, l'inadeguatezza genera conflitti. Alessandro Preziosi, neodirettore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo parla cosi' del nuovo spettacolo che dirige e che lo vedra' protagonista nei panni del famoso cadetto di Guascogna.
Il Cyrano di Preziosi, al debutto il 14 gennaio 2012, e' la prima collaborazione tra Stabile d'Abruzzo e Khora.Teatro, la societa' di produzione dell'attore e regista napoletano e dei soci Tommaso Mattei e Aldo Allegrini.
''Il mio Cyrano e' figlio delle mie esperienze artistiche ed umane e ha una grande attualita' legata agli opposti temi della bellezza, da molti vista oggi come strumento di affermazione sociale, e dell'inadeguatezza''. Collaboratore di Preziosi per i movimenti scenici e' Nikolaj Karpov, uno dei piu' importanti esponenti del teatro contemporaneo, presente alle prove a Roma presso la Link Academy - European Academy of Dramatic Arts, l'accademia teatrale di cui Preziosi e' direttore artistico, un campus universitario che conferisce una laurea triennale, frequentato anche da studenti stranieri.
Preziosi e' ora anche direttore artistico di un teatro stabile in una citta' terremotata. Indubbiamente all'Aquila c'e' stata anche ''una evacuazione artistica dagli spazi tradizionali - afferma l'attore -. In questo senso non permettero' che L'Aquila getti la spugna. Lavorero' con il massimo impegno. Gli occhi addosso ad uno come me fanno solo bene''. Nel centro del capoluogo d'Abruzzo, prima del terremoto, sorgevano molte istituzioni culturali di tradizione: alcune hanno traslocato in periferia, altre sono scomparse, qualcuna si e' ridimensionata. Il Teatro Comunale, lo spazio fisico dell'Ente Teatro Stabile d'Abruzzo, lavora ora nel Ridotto perche' il vecchio spazio e' terremotato. A breve cominceranno i lavori, in parte grazie alla raccolta fondi di Bruno Vespa tramite Porta a Porta e al ricavato della canzone Domani. Il Tsa spera che si possa rientrare nel Teatro Comunale entro il 2013.
Periodo di impegni per Preziosi, fra palcoscenico, piccolo e grande schermo. A febbraio uscira' al cinema ''Il volto di un'altra'' di Pappi Corsicato, anche questo ''sull'insensatezza del concetto di bello''. Infine, anche se non vede protagonista l'attore napoletano, va ricordato in questo contesto il tutto esaurito al Piccolo di Milano di ''Scene da un matrimonio'' di Ingmar Bergman, per la regia di Alessandro D'Alatri. Lo spettacolo, che sara' in scena anche a Roma, prende spunto dalle macerie dell'Aquila per raccontare la difficolta' della vita a due ed e' la prima produzione del Tsa nel post-terremoto.
enrica.dibattista@ansa.it
5 dicembre 2011 - 10.16
1° video ANSA : Preziosi racconta il suo Cyrano
www.ansa.it/web/notizie/videogallery/spettacolo/2011/12/05/visualizza_new.html_10137135.html
2° video ANSA : 'Spiate' le prove del Cyrano
www.ansa.it/web/notizie/videogallery/spettacolo/2011/12/05/visualizza_new.html_10137256.html
3° video ANSA : Preziosi: All'Aquila il mio massimo impegno
www.ansa.it/web/notizie/videogallery/spettacolo/2011/12/05/visualizza_new.html_10138031.html
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Alessandro Preziosi è il Direttore Artistico del TSA Ente Teatrale Regionale
rif. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=75
. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=255
. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=315
Link Academy www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7186&start=240
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L'ultima modifica di genziana il Ven Dic 16, 2011 01:25, modificato 2 volte
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Sab Dic 10, 2011 10:28 Oggetto: Roma GDF 22/11/11 PREZIOSI legge Discorso Tricolore CARDUCCI |
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off topic ma per una preziosa ragione ho verificato la guida tv RAI on line, e l'orario di trasmissione è confermato e la cerimonia con il concerto durerà circa un'ora, tra poco!!!
Alessandro Preziosi con la Banda della GDF
la cerimonia del 22 novembre 2011 - Roma
RAI UNO, sabato 10 dicembre 2011 - 11.00
Dall'Auditorium Parco della Musica in Roma, con la presentazione di Massimo Giletti e Claudia Andreatti, RAI UNO trasmetterà sabato 10 dicembre alle 11.10, il Concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza, in occasione dei 100 anni della Bandiera di Guerra e presentazione del Calendario Storico. A dirigere i 102 elementi della Banda, che eseguiranno brani di A. Piazzolla, L. Van Beethoven e N. Rota, il Maestro Leonardo Laserra Ingrosso. La regia è affidata a Carlo Tagliabue. L'evento vedrà, inoltre, la partecipazione straordinaria di Alessandro Preziosi.
per rivedere la trasmissione RAI UNO a questo link
è disponibile solo per 7 giorni, fino a sabato prossimo 17/12
per Alessandro Preziosi, dopo la lettura all'inizio, vi consiglio di
aspettare il saluto che gli porge il presentatore Massimo Giletti
e se ne avete il tempo, la trasmissione è tutta interessante
per il Concerto, per il Coro, per l'Inno e la Bandiera d'Italia!
www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#day=2011-12-10&ch=1&v=98065&vd=2011-12-10&vc=1
oppure
www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html selezionare SAB. 10 e poi RAI 1
purtroppo chi si collega dall'estero non può vedere il video (diritti riservati)
per maggiori informazioni e per i nostri COMMENTI, consultiamo questo LINK
insieme: www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7389&start=480 _________________
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Ven Dic 16, 2011 03:14 Oggetto: PREZIOSI - Dir. TSA visita Teatro Comunale L'AQUILA 15/12/11 |
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ha scritto: |
L'AQUILA - ALESSANDRO PREZIOSI IN VISITA
AL CENTRO STORICO TERREMOTATO E VISITA
IL TEATRO COMUNALE "Un silenzio lancinante"
www.aquilatv.it/video/443-preziosi-visita-il-teatro-comunale-un-silenzio-lancinante.html
L'AQUILA - Una passeggiata per le vie del centro. Non ha avuto riserve Alessandro Preziosi, nuovo Direttore Artistico dello Stabile abruzzese, ed ha voluto di buon grado visitare il centro storico della città coi palazzi puntellati e le transenne, ma ancora ricco di storia e di tradizioni aquilane nonostante il terremoto.
Una testimonianza di grande rispetto quella di Alessandro Preziosi che è all'Aquila per partecipare al Consiglio d'Amministrazione del Tsa di cui è Presidente l'Assessore Regionale alla Promozione Culturale Luigi De Fanis.
Il tour di Preziosi ha toccato Piazza Duomo, Corso Federico II e San Bernardino con una breve visita anche al Chiostro di San Domenico, sede attuale della Corte dei Conti e della Struttura Tecnica di Missione. Un giro richiesto dallo stesso attore che ha voluto così rendersi conto del patrimonio storico-artistico e culturale dell'Aquila.
L'attore napoletano, che ha 38 anni ed è reduce dall'ultimo successo televisivo con Anna Valle, ha visitato la città per l'intera mattinata senza clamore e senza darne comunicazione ufficiale. Ma una presenza del genere in città non passa inosservata.
Giovedì, 15 dicembre 2011
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Ven Dic 16, 2011 04:27 Oggetto: PREZIOSI - Dir. TSA visita Teatro Comunale L'AQUILA 15/12/11 |
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ha scritto: |
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Teatro Stabile : la visita di Alessandro Preziosi
L'Aquila - Alessandro Preziosi, neo Direttore Artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo, è tornato oggi a L'Aquila, in occasione della riunione del Consiglio d'Amministrazione del Tsa. L'attore ha visitato il centro storico, facendo tappa nel pomeriggio anche al Teatro Comunale, per verificare in prima persona i danni riportati dalla struttura a seguito del sisma.
Una visita lontano dalle luci della ribalta che ha colpito molto l'attore: «In un luogo dove si celebra la finzione vedere questo teatro così segnato dalla verità del terremoto fa un effetto strano - ha commentato - Nonostante il silenzio lancinante e decrepito che c'è qui dentro, questo luogo continua a non perdere la sua magia. Preferisco pensare a quando questo teatro riprenderà ad essere vissuto dalla magia delle sue rappresentazioni che lo riporteranno in vita».
«È uno scenario davvero desolante quello che si mostra ai nostri occhi - ha proseguito Preziosi -, è come un paziente in coma farmacologico di cui si attende il risveglio. Aspettiamo di rimetterlo in piedi con le forze che ci saranno messe a disposizione».
L'attore si è poi soffermato a parlare dei progetti futuri che coinvolgeranno il capoluogo abruzzese in vista di una rinascita del centro storico: «All'inizio dell'estate creeremo, iniziando proprio dall'Aquila, per finire con tutte le province abruzzesi, una serie di attività all'interno dei centri storici per farli rivivere non soltanto di notte, ma anche nelle ore diurne. Attraverso il riutilizzo di luoghi abbandonati a loro stessi, vogliamo metter in scena la vita reale, perché il teatro è proprio questo: celebrazione della vita. Ci impegneremo affinché la circuitazione di tutti gli eventi abruzzesi che passano per L'Aquila, attraversino tutte le province per poi ritornare al capoluogo».
Di Marianna Galeota - 15/12/2011
... ... |
Alessandro Preziosi è il Direttore Artistico del TSA Ente Teatrale Regionale
rif. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=75
. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=255
. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=315
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pascale61
Registrato: 18/11/09 12:05 Messaggi: 3485 Residenza: Francia
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Inviato: Ven Dic 16, 2011 13:17 Oggetto: |
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L'Aquila, 15 dicembre 2011
http://imageshack.us/g/856/38393914002261277516612.jpg/
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Ven Dic 16, 2011 13:39 Oggetto: PREZIOSI - Dir. TSA visita Teatro Comunale L'AQUILA 15/12/11 |
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ha scritto: |
IL MESSAGGERO - Ed. ABRUZZO, L'AQUILA - 16 Dicembre 2011, Pag. 53
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Alessandro Preziosi è il Direttore Artistico del TSA Ente Teatrale Regionale
rif. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=75
. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=255
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Marisol
Registrato: 07/01/11 10:40 Messaggi: 3667 Residenza: Madrid (España)
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Inviato: Ven Dic 16, 2011 13:55 Oggetto: |
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Grazie mille Giuly dal video e informazioni!!
Grazie Pascale per le foto!!
Immagini del teatro è veramente desolante.
E 'molto triste vedere il suo stato attuale, senza dubbio deve essere stato un bellissimo teatro.
Marisol _________________ La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Dom Dic 18, 2011 02:06 Oggetto: PREZIOSI e NAZARIO PAGANO, Pres. Cons. reg. ABRUZZO 15/12/11 |
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L'Aquila, giovedì 15 scorso, durante la visita nel Centro Storico ed al Teatro Comunale, Alessandro Preziosi si è incontrato con Nazario Pagano, Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, che si è congratulato con lui per la nomina a Direttore Artistico del TSA; Preziosi era accompagnato da Carla Panzino, Presidente dell'Adricesta Onlus, e Anna Boccardo, delegata abruzzese dell'Associazione benefica; www.adricesta.com .
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Dom Dic 18, 2011 14:03 Oggetto: 18/12/11 - IL CENTRO intervista PREZIOSI x L'AQUILA e CYRANO |
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Citazione: |
Domenica 18 Dicembre 2011 - Pag. 1 - Prima Pagina - IL CENTRO
L’INTERVISTA - PREZIOSI : NEL TSA PER L’AQUILA
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Dom. 18 Dicembre 2011 - Pag. 25 - Cultura e Spettacoli - IL CENTRO
PREZIOSI : “In campo per L’Aquila”
Il neo direttore artistico del Tsa: con
il teatro, città e regione protagoniste
MARIANNA GIANFORTE
L’AQUILA. Prende il lavoro di attore molto sul serio. Veste casual anche nelle occasioni importanti - come quella della sua presentazione alla stampa come direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo - e gli trema la voce di fronte alle macerie di una città terremotata nelle case e nell’anima, come L’Aquila. Parliamo di Alessandro Preziosi, neo Direttore Artistico del Tsa.
Il “tenebroso” di Elisa di Rivombrosa, la fiction televisiva che lo ha reso famoso, e il misterioso dell’Amleto, lo spettacolo teatrale che più di tutti ha messo in evidenza tutto il suo talento, è in realtà una persona normale che vuole «fare bene il lavoro più bello del mondo: l’attore».
La più importante istituzione teatrale abruzzese lo ha voluto per risollevare le sorti del teatro dopo il terremoto e recuperare un rilancio che era stato intrapreso già prima del terremoto con Alessandro Gassmann. «Qualsiasi genere di successo nella vita del singolo comporta una grande confusione di valori ed è per questo che sto cercando di impegnarmi, nel dubbio, a dirottare gli effetti di questo successo nell’aiuto concreto di chi ha bisogno di noi», scrive Preziosi sul suo sito ufficiale. Ed è ciò che intende fare per L’Aquila e per tutta la Regione. Qualche giorno fa l’attore e regista ha visitato L’Aquila in occasione dell’assemblea del Consiglio d’Amministrazione del Tsa. Ha ripercorso le vie del centro storico, da Piazza San Pietro a Corso Federico II. Un tour terminato con un sopralluogo al teatro comunale, danneggiato e polveroso.
Che impressione le ha fatto visitare una città fantasma?
«Mi è rimasta dentro una grandissima confusione», risponde il Direttore Artistico. «Ho subito pensato che se il turismo deve essere finalizzato a trovare dei rimedi reali a questa situazione, deve corrispondere ad azioni concrete. Le emozioni che ho provato sono state talmente forti che preferirei restassero nell’intimità. La strada deserta, senza persone mi ha sorpreso. E mi ha colpito l’assenza di cantieri. È una città così fantasma da essere reale. Farei qualunque cosa per poter ridarle vitalità e quotidianità».
Cosa può fare il teatro per far riacquistare vitalità all’Aquila?
«Anche da un punto di vista culturale L’Aquila deve essere aiutata dalle altre province. Un aiuto che poi la città restituirà in termini di spostamento e di attività imprenditoriale. L’Aquila non deve essere trattata come bambina incapace di camminare. Il teatro, ad esempio, mette in scena la finzione, e attraverso di essa si celebra la vita in un luogo così devastato. Io posso dare un aiuto come Direttore Artistico del Tsa, ma è un lavoro che devo meditare e proporre con dovuta concretezza. Non annuncerò mai qualcosa che non si potrà relizzare. Il mio compito è andare dritto e rendere protagonista tutta la regione. Però non dobbiamo fare l’errore di concentrarci solo sull’Aquila».
Che accoglienza ha avuto dal Tsa?
«Ho trovato il Presidente, Luigi de Fanis, estremamente sensibile e pronto a riportare il Teatro Stabile alla sua antica forza, un percorso avviato già con i miei predecessori. A livello manageriale ho trovato immediata complicità. Questa è la mia prima volta come direttore artistico di un teatro stabile: non nascondo un po’ di emozione».
In questi giorni sta mettendo a punto con la compagnia di giovani attori della Link Academy il “Cyrano” di Rostand, che debutterà ad Ascoli Piceno a gennaio.
Com’è il suo Cyrano?
«Le prove sono molto intense, spero di proporlo con leggerezza. Mi avvicino a una maturità a livello artistico e personale, vengo dall’Amleto, Re Lear, da letture con temi forti e una letteratura tormentata. Cyrano è un personaggio complessato, ho cercato di farlo vivere in modo diverso. Tra l’altro il secondo tempo del Cyrano incomincia con la scena di una guerra. Un aspetto che mi fa tornare in mente L’Aquila. Cyrano è un personaggio dalla fortissima forza umana, si batte anche se la vittoria non è sicura. Questo ci deve insegnare: devi combattere anche quando sai che non puoi vincere. E’ questo lo spirito che spero d’infondere negli spettatori. Si tratta di una commedia eroica e romantica, con alcuni momenti topici in cui Rossana e Cyrano si stanno avvicinando e poi avvengono dei colpi di scena che li fanno allontanare. Infine arriva l’evento della guerra, che fa togliere le maschere e torna la realtà. Durante l’ultimo atto viene fuori la vera natura di Cyrano, che quando morirà incontrerà Socrate, Copernico e ritroverà la sua libertà».
Con i tagli ai finanziamenti la Cultura è oggi libera?
«La Cultura è ancora più libera con i tagli. A livello istituzionale non è un impedimento ma uno stimolo, le difficoltà non sono un modo per piangersi addosso, ma per guardare le cose in modo più pratico. I tagli alla Cultura rispecchiano però il disinteresse della gente nei sui confronti. Se le persone avessero manifestato maggiore interesse ad essa, non si sarebbe arrivati a questa violenza. Sono troppo pochi quelli che lottano per difendere il settore».
Perché secondo lei?
«C’è poca attenzione per l’intelletto. Le televisioni propongono intrattenimento di basso livello, con scarso buon gusto. Per questo chi ci governa ha pensato che non servisse finanziare la Cultura. È il momento invece di guardarci dentro e ricominciare a lavorare per cambiare le cose. Io ho sempre prodotto il teatro anche senza finanziamenti. Quindi si può fare».
Preziosi, lei si sente più uomo di teatro, di cinema o di televisione?
«Io mi sento una formica rispetto a tutte e tre le identità. Sono soltanto un ragazzo che spera di stare in armonia con quello che si propone di fare. E mi sento un uomo felice», conclude Preziosi «perché faccio la cosa più bella e lussuosa del mondo: l’attore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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CHI È > La fama è arrivata con la tv
Conosciuto soprattutto come protagonista della fiction televisiva “Elisa di Rivombrosa”, Alessandro Preziosi è legato al teatro, dove è cresciuto e maturato come attore. Napoletano di 38 anni, ha debuttato in teatro nel ruolo di Laerte nell’Amleto diretto da Antonio Calenda. E’ stato Calenda a insegnargli che “il teatro celebra la vita”. Nel 2007 appare sul grande schermo con i film “I Viceré” di Roberto Faenza. Ora è direttore artistico della Link Academy, Accademia di Arte Drammatica riconosciuta in Europa, e ha voluto che gli allievi dell’Accademia, tutti giovanissimi, facessero parte del cast del “Cyrano” di cui è regista e interprete. Con il Cyrano debutterà il 14 gennaio ad Ascoli Piceno, poi il tour toccherà i teatri di tutt’Italia.
Da novembre Preziosi è anche Direttore Artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo.
È la prima volta che dirige un teatro stabile regionale.
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rif. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7458&start=315
.. www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=7494&start=150
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Marisol
Registrato: 07/01/11 10:40 Messaggi: 3667 Residenza: Madrid (España)
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Inviato: Lun Dic 19, 2011 13:29 Oggetto: |
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Grazie mille Giuly per l'intervista!!
Caro Ale, che cosa bellissima intervista!!
Che cosa grande umiltà, di nuovo si vede nei miei occhi, come un grande essere umano!!
E torniamo a mostrare perché fare bene il tuo lavoro, perché lo fai con amore, perché a fare la cosa più bella e lussuosa al mondo: essere un attore!!
E perché questo ti rende un uomo felice!!
Grazie per aver condiviso con noi l'amore per la interpretazione e ci fanno vibrare con te!!
Ti volgio bene!!
Marisol _________________ La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Dom Feb 19, 2012 14:59 Oggetto: 19/2/12 IL CENTRO: parla CARLA PANZINO Pres. ADRICESTA ONLUS |
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ha scritto: |
dall’Africa a Pescara, una vita per gli altri
Carla Panzino - la Presidente di ADRICESTA:
ho raccolto fondi anche insegnando a cucinare
Melissa Di Sano
PESCARA. «Mia madre mi diceva sempre: se hai la fortuna di aiutare qualcuno, fallo». È cresciuta così Carla Panzino, Presidente dell’Associazione ADRICESTA. La sua è una vita dedicata agli altri.
«Da ragazzina volevo fare la suora e andare in Africa», racconta con il sorriso aperto che non lesina mai, «mi piaceva stare a contatto con le persone, d’altra parte sono la nona di dieci figli. A casa nostra c’era sempre una gran confusione, ma era bellissimo». Nove sorelle e un fratello, l’ultimo.
«Avere una sorella è la cosa più bella del mondo, figuriamoci com’è averne così tante», racconta Carla, «è una ricchezza immensa, siamo sempre state una cosa sola: ricordo che le osservavo rapita mentre si preparavano per uscire. Ero una bambina, e vivevo di riflesso le loro vite. Le estati in giro in roulotte, i pomeriggi passati a pettegolare davanti a un tè. Da una parte la famiglia numerosa ti impone sacrifici e responsabilità, dall’altra ti regala compattezza e senso di solidarietà. Una tribù su cui puoi sempre contare».
Questo senso di solidarietà che l’ha avvolta da bambina non l’ha mai abbandonata. E Carla ha sentito quasi il dovere di restituire agli altri lo stesso calore. «Per un lungo periodo di tempo ho seguito mio marito Giampiero in giro per il mondo», continua, «lui è nato al Cairo e ha sempre viaggiato molto come responsabile di una società di servizi petroliferi».
La prima tappa di Carla a seguito del marito, è in Algeria, nel ’90.
«Fu lì che decisi che mi sarei dedicata al volontariato. In Algeria ho conosciuto signore americane, anche loro mogli di dirigenti di multinazionali, che davano una mano in un orfanotrofio. Mi sono affezionata a questo luogo alle porte di Algeri in cui la miseria economica e umana mi imponeva di restituire qualcosa alla vita. Scoprii cose tremende, ad esempio che i topi sono attratti dall’odore del latte e hanno il cosiddetto “morso dolce”: rosicchiano le cartilagini dei piccoli il cui alimento base è il latte in polvere. Una realtà dura che non poteva lasciarmi immobile». È così che Carla inizia a darsi da fare, prima di tutto per ristabilire le condizioni di igiene. «Mio marito mi ha subito appoggiata, la società aveva un’associazione delle mogli e io la usai per raccogliere fondi e aiutare quella struttura e i suoi piccoli ospiti».
Nel ’97 è la volta del Camerun. «Dopo qualche mese dal mio arrivo, grazie all’International women’s club, organizzammo un vero e proprio ballo in maschera in stile veneziano per raccogliere fondi utili ad aprire due dispensari. Il capo era un dottore italiano, Alberto Piubello di Verona, che aveva lasciato tutto per stare lì. Arrivarono centinaia di persone. E così vedemmo trasformato un acquitrino in dispensario».
Ma l’Africa è stata anche un’esperienza difficile per questa giovane donna, che nel frattempo era diventata mamma di due bimbi, Alex e Gianmarco, che oggi hanno 25 e 18 anni, e che per ben quattro volte venne colpita dalla malaria. «Mia sorella ogni tanto mi spediva riviste e quotidiani», racconta, «avevamo voglia di sapere cosa succedeva a casa».
La nostalgia però lasciava sempre il posto alla voglia di fare. «Inventai di sana pianta il Gourmet Club. Tenevo lezioni di cucina alle mogli dei dirigenti. La sera ci raggiungevano i mariti e, a pagamento, cenavano con quello che era stato preparato. Tortellini e lasagne ci hanno permesso di aiutare molte persone».
Dopo tre anni in Camerun, finalmente il ritorno a Pescara, ma con la stessa voglia di fare. «Ho letto della nuova frontiera della donazione del cordone ombelicale», dice, «e allora ho fondato la sezione regionale dell’ADISCO. Da lì è nato tutto: la donazione di Francesco Totti, le partite di beneficenza».
Nella Banca di Sangue Placentare, nel Dipartimento Trasfusionale dell’Ospedale Civile di Pescara, è racchiusa la speranza di vita per chi ne può aver bisogno, «anche se il progetto ogni tanto zoppica perché i fondi non bastano mai». La Responsabile della Banca è Tiziana Bonfini, il Primario del Reparto Antonio Iacone. I centri di raccolta sono a Pescara, Lanciano-Vasto, L’Aquila, Avezzano, Teramo e Penne. Rimane fuori Chieti che, pur avendo fatto il corso di preparazione, non ha ancora aderito al piano. «Donare il cordone ombelicale è importantissimo», spiega Carla, «è una speranza di vita in più e non costa nulla».
Ma ecco che ancora una volta sono gli incontri a cambiare la vita di questa energica donna. «È stato grazie ad una ragazza di nome Stefania, come mia sorella che non c’è più, che altri progetti sono nati», racconta, «era innamorata di Alessandro Preziosi, voleva conoscerlo ad ogni costo».
Stefania era gravemente malata e Carla decise di provare ad esaudire il suo desiderio. «Chiamai un mio amico, redattore di un programma televisivo in cui l’attore sarebbe stato ospite, e Preziosi salutò in diretta Stefania. Alla fine del programma mi contattò perché voleva incontrarla». Preziosi decide di fare qualcosa in più. «Gli proposi di fondare un’associazione, l’ADRICESTA, a cui lui collabora attivamente ancora oggi dopo tanti anni». E il Progetto “Un Buco Nel Muro”, che fornisce le camere dei bambini malati di computer e webcam per interagire, è stato realizzato finora a Pescara e a Napoli, e a breve sarà attivo anche nel Policlinico Umberto I di Roma e nel San Matteo di Pavia.
Ma la lezione di Stefania continua. Nasce “Un Sogno In Corsia”, per esaudire i desideri dei piccoli gravemente malati. «Un giorno mi sono sentita dire: “ci avete regalato l’ultimo sorriso di nostro figlio”, e ho capito che non potevamo fermarci».
ADRICESTA ha delegate in tutta Italia e a Pescara c’è la Sede principale, nell’atrio accettazione dell’Ospedale Civile. È lì che Carla passa le sue giornate, con la passione di sempre e l’aiuto dei tanti volontari e della sua famiglia.
Il Coordinatore Scientifico dell’Associazione è il Dottor Giovanni Visci, e i progetti realizzati o in dirittura d’arrivo grazie a sponsor e donatori sono tanti: l’Ambulatorio di Oncoplastica intitolato al Magistrato Manuela Trifuoggi, quello di Ipovisione, l’Ambulatorio Ferite Difficili fornito di camera iperbarica, quello per prevenire il diabete gestazionale; e poi lo Screening Oculistico Neonatale.
In tutto questo, Carla Panzino è stata anche Assessore al Volontariato per circa 18 mesi. «Da quel posto si può fare molto, moltissimo», dice con l’impeto che la contraddistingue.
Per informazione sull’Associazione e su come donare:
www.adricesta.com , www.alessandropreziosi.tv ,
o il numero 085/2056770. Le donazioni sono detraibili dalle tasse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CENTRO Ed. Nazionale - Domenica 19 febbraio 2012 - Pescara
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in questo topic per commenti RISPONDI: Non Riporta
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genziana
Registrato: 22/03/04 13:40 Messaggi: 37554
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Inviato: Mar Mag 08, 2012 14:41 Oggetto: febbraio 2012 - DOSSIER MEDICINA intervista teatro/ADRICESTA |
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ha scritto: |
Copertina
Alessandro Preziosi
il teatro nel sangue
i bambini nel cuore
Trentotto anni, due figlie, origini napoletane ed uno spiccato senso artistico che, circa vent’anni fa, lo ha strappato ad una promettente carriera forense, all’inseguimento di una passione, quella per il suo lavoro, che oggi ama terribilmente ed incondizionatamente. Già acclamatissimo da pubblico e critica come attore del piccolo e grande schermo, troviamo ora Alessandro Preziosi impegnato in una tournée teatrale come regista ed interprete di Cyrano De Bergerac, la celeberrima commedia di Edmond Rostand, meraviglioso mix di romanticismo, ironia ed esilarante comicità.
Di Alessia Addari (Direttore Responsabile)
Febbraio 2012
Figlio di avvocati. Laureato con 110 e lode in giurisprudenza, frequenti poi l’Accademia dei Filodrammatici a Milano. Quale il motivo di questa inconsueta “inversione di marcia” nella tua vita?
Non è affatto facile ricostruire i motivi di certe scelte, soprattutto quando queste avvengono sulla base di certe frustrazioni o aspirazioni trattenute. Il mio caso è un po’ una combinazione delle due: la voglia di tenermi libero ed allo stesso tempo non sapere come gestire questa libertà, intesa soprattutto come possibilità di agire indipendentemente da una struttura che ti sovrasta, sia familiare che lavorativa. Quando ho scelto avevo ventiquattro anni, laureato in legge e già praticante da un anno in uno studio di avvocatura civile. In questa occasione ho avuto la grande fortuna di trovare una passione, un terreno fertile per il mio entusiasmo per la vita e la mia visione delle cose, così aerea, astratta e velleitaria. Ed è proprio su questa velleitarietà, poi diventata una professione, che ho trovato la mia dimensione, attraverso una disciplina nel creare un vero e proprio lavoro, sia attraverso il teatro che il cinema e la televisione.
Recentissima la tua nomina a Direttore Artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo. Un grande impegno, soprattutto in una realtà, come quella della nostra Regione, afflitta ultimamente da una profonda crisi culturale e bisognosa di nuovo slancio e spessore artistico. Sono già al vaglio progetti ed iniziative in tal senso?
Assolutamente si. Il primo e fondamentale progetto riguarda una vera e propria riprogrammazione della stagione teatrale, che vivrà attraverso una circuitazione non più legata al solo Teatro Comunale de L’Aquila, ma anche agli altri Teatri di Chieti, Pescara e Teramo, con un coinvolgimento, dunque, dell’intera Regione. La nuova distribuzione sarà relativa sia a spettacoli di debutto nazionale prodotti dal Teatro Stabile de L’Aquila, sia a spettacoli ospitati da questo stesso.
Proprio a proposito di produzioni, mia intenzione sarebbe quella di mettere in scena testi di autori ancora in vita, drammaturgie moderne e soprattutto italiane, coinvolgendo brillanti protagonisti del nostro cinema quali Favino, Germano, Battiston, attori con una spinta teatrale impareggiabile ed inoltre molto stimati ed apprezzati dal grande pubblico giovanile.
Sempre a proposito della grande passione per il teatro, di enorme successo il tuo debutto lo scorso gennaio in duplice veste di interprete e regista in una nuova produzione di Cyrano De Bergerac. Che significato attribuisci all’opera di Rostand e come potrebbe inserirsi in un contesto sociale come quello che stiamo vivendo?
La scelta di mettere in scena il Cyrano nasce dalla possibilità di creare, attraverso questo meraviglioso personaggio, una sorta di paravento per poter parlare di qualcuno che combatte contro i compromessi, i pregiudizi, l’avidità e la menzogna. Sono infatti sostenitore della grande attualità delle opere classiche, che a tutt’oggi continuano ad avere così tanta forza ed appiglio all’interno del nostro sociale, colpendo ancora molto animi e sensibilità. Questo, probabilmente, il motivo del grande successo di questi spettacoli, in grado di coinvolgere il pubblico, fino all’immedesimazione in realtà e situazioni sempre più vicine al proprio vissuto. Cyrano è un personaggio assolutamente diverso da quelli interpretati finora: lui ha il coraggio di aprirsi al pubblico, di rendersi meraviglioso per sé e per la città, di mettersi in mostra nel bene e nel male. Ammette in maniera responsabile ed eroica la propria debolezza nel non riuscire a farsi amici, in questo spirito di fierezza ed orgoglio che lo attanaglia, non rendendolo adatto ed adeguato alla società nella quale vive. Un ritratto questo che in fondo corrisponde anche al disagio di alcune personalità del nostro tempo, manifestato soprattutto nell’affrontare i grandi sentimenti come l’amicizia, l’amore o anche la vita sociale e la politica. Tutto questo, dunque, è alla base della straordinarietà di quest’opera.
Un percorso professionale in ascesa il tuo, che ti annovera nella rosa degli attori più apprezzati del panorama artistico italiano. Se oggi, all’apice del tuo successo, dovessi stilare un bilancio della tua vita, cosa ne risulterebbe?
Sicuramente, dal punto di vista professionale, cercherei il più possibile di variare le mie esperienze, continuando ad accettare ogni tipo di sfida, come accaduto in passato con il canto, i musical o lavorare contemporaneamente in teatro ed al cinema, o al cinema ed in televisione. L’intenzione è quella di rendere ancor più considerevole la quantità del lavoro finora svolto, le mie letture ed anche questa recente direzione del Teatro Stabile de L’Aquila. Dovendo stilare un bilancio del mio percorso professionale posso, dunque, affermare che tornando indietro rifarei tutto, lasciando forse un po’ più spazio per delle esperienze all’estero, magari in Europa, dove avere la possibilità di confrontarmi con altri mondi ed altri modi di lavorare, sempre utili per accrescere il proprio bagaglio di esperienze.
Una fama che ti definisce un attore piuttosto schivo e restio a parlar di te e della tua vita privata, mentre in realtà sembrerebbe tu sia un gran chiacchierone con uno spiccato senso dell’umorismo, a testimonianza del tuo sangue napoletano. Quale di queste due immagini ti rappresenta di più?
Naturalmente la seconda! Il problema è legato alla grande confusione ed allo stordimento del mezzo mediatico, considerato nel suo complesso televisivo, giornalistico e cartaceo. Forse l’unico che salverei è quello radiofonico, il solo, a mio parere, davvero capace di far capire al meglio la persona con cui hai a che fare, perché la senti parlare in presa diretta, perché può smentire, chiarire quello che dice o farsi capire per quello che realmente è. Oggi le deduzioni dei giornalisti o le etichette con le quali ti portano avanti sono un po’ riduttive. Io sono sempre stato un tipo molto molto aperto, ma ho smesso di esserlo quando mi sono accorto che alla fine, l’unica cosa che interessava era sapere cosa succedesse nella mia vita privata, che onestamente non ritengo altrettanto interessante quanto il mio percorso professionale.
Forte e duraturo è il tuo legame con l’Associazione pescarese ADRICESTA, (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza), di cui sei illustre testimonial ormai da molti anni. Un forte messaggio di amore, solidarietà e speranza con l’ intenzione di sensibilizzare quanto più possibile ad una situazione di dolore e sofferenza, quella dei piccoli malati di leucemia. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questa realtà?
Ciò che mi ha avvicinato ad ADRICESTA è forse lo stesso criterio che mi ha spinto a fare l’attore… non c’è una scelta vera e propria. E’ stata una meravigliosa occasione che mi è stata offerta e che ho colto all’inizio con grande entusiasmo e partecipazione. Con gli anni e con la nascita delle mie due figlie, purtroppo, mi sono reso conto della difficoltà nel dedicare il tempo necessario a questo progetto, nonostante ciò l’organizzazione è riuscita a creare condizioni tali affinché fossi sempre presente in occasioni o eventi importanti. Per il resto, l’amore e la disponibilità che in fondo è il minimo che io possa dare e forse anche poco rispetto a quello che in una vita più equilibrata sarei riuscito a fare per questi bambini.
“Un Buco Nel Muro” è il nome del progetto che hai sposato, la cui intenzione è quella di alleviare il senso di isolamento dei piccoli pazienti ricoverati nei centri oncoematologici pediatrici. Quali sono i canali e le iniziative in grado di poter combattere la solitudine di questi bambini?
Devo dire con estremo piacere che, durante questi anni, tutti gli obiettivi che ADRICESTA ed io ci eravamo proposti in merito a questo progetto, sono andati a buon fine. Siamo infatti riusciti nell’intento di creare postazioni multimediali all’interno delle stanze sterili dei bimbi malati di leucemia, nonostante queste apparecchiature fossero assai difficili da installare in questi luoghi, a cui si aggiunge anche quello di aver realizzato, sempre attraverso una iniziativa dell’Associazione, i sogni di questi piccoli degenti. Per ciò che riguarda la raccolta fondi, questa avviene in maniera molto ordinata, attraverso cene di beneficenza o la vendita durante le ottanta date della mia tournée, di alcuni miei gadget in appositi desk, dove peraltro è possibile per gli spettatori avere informazioni dettagliate sia sull’Associazione che sulle sue attività. Del resto, il mio motto con ADRICESTA è sempre stato “miglioriamoci”, anche se ammetto che farlo è davvero molto faticoso, forse addirittura vano come proposito, ma sarebbe ancor più mortale non provarci.
Questo tuo impegno sociale, l’interesse e l’aiuto nei confronti dei piccoli, ha sicuramente creato un valore aggiunto sia alla tua carriera che ai tuoi rapporti personali. Cos’è cambiato nell’approccio con gli altri e nel tuo modo di vedere la vita?
Emotivamente l’incontro con questa realtà mi ha permesso di ridimensionare molto i problemi del quotidiano che ho dovuto affrontare, per fortuna molto meno gravi rispetto a quelli con cui ho avuto a che fare visitando i bambini negli ospedali o ascoltando le storie raccontate dai genitori di questi piccoli. Umanamente, invece, rispetto alla sofferenza altrui, credo ci sia un preciso percorso e solo negli anni, alla fine di un periodo della tua vita, si possano tirare le somme. E’ infatti molto difficile superare il contraccolpo emotivo, razionalizzare e capire bene il senso della vita o il modo in cui poter aiutare gli altri. Ci vuole un’età per metabolizzare il dolore in maniera concreta, ed io credo di stare ancora percorrendo una strada, sempre molto distratto dalle cose che faccio e, soprattutto, dal mio lavoro che ritengo sia emotivamente molto delicato, tanto da non permettermi mai di avvitarmi in maniera definitiva rispetto ad un punto, facendomi sentire sempre incostante e contraddittorio. Devo dire che, a questo proposito, il confronto con ADRICESTA è stato ed è molto importante. Infatti tutte le volte in cui sono con loro, e purtroppo ultimamente un po’ meno di frequente, mi accorgo davvero di quanto mi dia gioia questo contatto. Poi vedo tanti bambini che sono guariti, grazie anche al sostegno morale, ed allora lì sono davvero felice.
Solidarietà
Alessandro Preziosi e ADRICESTA:
Grandi progetti per “piccoli amici”
“Tanti modi per trasmettere un messaggio meraviglioso: alleviare il senso di isolamento dei piccoli pazienti ricoverati nei centri onco-ematologici pediatrici. Infatti, i giovani ospiti ricoverati per lunghi periodi, già indeboliti dalla malattia, sono sottoposti a dura prova dall’isolamento in camera sterile, necessario in questi casi. Con l’ausilio di computer e webcam, la “prigione” si trasforma, il bambino può comunicare con l’esterno, mantenendo una relazione “quasi” normale con l’ambiente: importantissimo in un momento di grave disagio e fragilità.”
Alessandro Preziosi
“Un Buco Nel Muro”:
con ADRICESTA una webcam contro la solitudine.
Scopo del progetto è varcare la soglia dell’isolamento, tramite internet, per i piccoli pazienti ricoverati in camere sterili, inaccessibili ad un contatto umano (se non con un genitore alla volta). E’ prevista la dotazione di strumenti e sistemi di comunicazione tecnologicamente avanzati che, ricorrendo anche a telecamere collegate ad Internet, potranno alleviare il senso di solitudine per chi è costretto a vivere in piccole camere per diversi mesi, lontano dai suoi punti di riferimento abituali, quali la famiglia, gli amici e la scuola. Il progetto, partito inizialmente per l’Ospedale di Pescara, sta trovando un tale seguito in tutte le parti di Italia, che si è deciso di coprire cinque città in tutto, due al Nord e due al Sud. I presupposti della suddetta iniziativa riguardano i seguenti punti:
• con l’ausilio di un computer all’interno della camera, il bambino può comunicare con i propri amici che vengono a fargli visita (tramite postazioni multimediali all’esterno del reparto);
• tramite la rete, il bambino in isolamento può interagire, cooperare e giocare insieme a tutti gli altri utenti collegati in quel momento, consentendogli in questo modo di sentirsi meno lontano dal suo punto di riferimento scolastico, nonché familiare. Le attività proposte consentiranno di seguire una lezione scolastica, di scambiare opinioni su avvenimenti esterni e parlare delle esperienze vissute in ospedale;
• con le postazioni multimediali all’esterno dei reparti, i visitatori (compagni di scuola, amici, parenti etc.) che per motivi igienici non possono entrare in reparto, tantomeno nelle camere dei bambini degenti, potranno effettuare collegamenti e dialogare in questo modo con il paziente ricoverato. L’utilizzo della posta elettronica consentirà al bambino ricoverato di progettare e lavorare, in contatto con la scuola di appartenenza, per sviluppare compiti senza sottoporsi a tempi ed orari rigidi di lavoro;
• uso di internet, incontrare amici virtuali per vivere una situazione che li faccia sentire “fuori dalla camera di isolamento”; con l’introduzione delle webcam la camera sterile si trasforma in un prolungamento dell’habitat familiare e il bambino può mantenere una relazione abbastanza normale con l’ambiente, potendo collegarsi con teatri, musei, scuola e quant’altro che possa in qualche modo rompere il disagio e la fragilità vissuta in prima persona dai pazienti pediatrici in isolamento. Nonostante difficoltà logistiche per l’organizzazione degli spazi multimediali e di un sistema di manutenzione nei reparti, ma sarà nulla in confronto a quanto affrontato giornalmente dai piccoli ospiti, che, indeboliti dalla malattia, vivono una realtà difficile da accettare per chi ha solo volontà di giocare, ridere e conoscere amici.
“Un Sogno In Corsia”: realizziamo i loro desideri.
L’iniziativa si propone di realizzare i sogni e i desideri dei bambini lungodegenti ricoverati nei vari reparti pediatrici ospedalieri. Il progetto verrà promosso negli ospedali italiani, con il coinvolgimento prioritario dei bambini ricoverati, a cui verrà data la possibilità di disegnare i loro sogni su fogli da disegno stampati dalla ADRICESTA, sorteggiandone poi, uno per ogni nosocomio (più uno di riserva), direttamente dai referenti Ospedalieri di ciascun ospedale, unitamente alla delegata regionale e volontari dell’Associazione di competenza. Questo progetto, ha l’obiettivo di regalare al bambino malato un momento di felicità, che lo distolga dal suo problema quotidiano: attraverso il disegno, il bambino ci comunicherà i suoi desideri ma, soprattutto, i suoi bisogni, tanto espressi quanto latenti, che uno volta riconosciuti possono aiutare medici, genitori e associazioni di volontariato, a migliorare la dura permanenza in ospedale del bambino, sostenendolo anche psicologicamente. Il sogno prioritario del bambino malato sarà sicuramente quello di guarire ma, la guarigione, deve essere considerata la vittoria di una lotta che ogni giorno il bambino, i medici e i genitori combattono. Questa iniziativa, invece, fa si che il bambino fruisca nel mondo reale di quella possibilità di sognare senza dover pensare alla sua malattia, grazie alla generosità di chi vorrà realizzare i suoi desideri: concretizzarli rappresenta quindi, per i piccoli pazienti, l’evasione dalla realtà del proprio quotidiano e restituisce loro nuove e concrete capacità per affrontare al meglio la malattia e le cure, oltre ad un nuovo rinnovato entusiasmo per la vita. I disegni verranno poi esposti durante una serata di beneficenza, alla quale parteciperanno personaggi del mondo dello sport e della spettacolo, per la raccolta dei fondi necessari per esaudire tutti i sogni sorteggiati e, se necessario, anche parzialmente o totalmente quelli di riserva.
DOSSIER MEDICINA – Salute Medicina Benessere in Rivista
Il trimestrale - Anno 6 - n. 13 - Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
web www.dossiermedicina.com
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